L'Usi Grignasco si ritira: "Non c'erano le condizioni per proseguire" - I AM CALCIO VERCELLI

L'Usi Grignasco si ritira: "Non c'erano le condizioni per proseguire"

Usi Grignasco, fine dei giochi
Usi Grignasco, fine dei giochi
NovaraSeconda Categoria Girone A

E' sempre un dispiacere quando una società storica come l'Usi Grignasco, che ha appena festeggiato il centenario nella scorsa stagione raggiungendo un traguardo importante per il calcio sesiano, decide di ritirarsi da un campionato per lasciare a metà una stagione già di per sé resa difficile dalla mancanza di risultati e che stava traghettando la squadra rossonera verso il ritorno in Terza categoria.

Tante e svariate le motivazioni della scelta operata dalla società presieduta da Genis Iuliano, giovane presidente di un sodalizio che proprio l'attuale dirigenza aveva provveduto a recuperare dopo qualche stagione di oblio ripartendo quasi da zero, che il numero uno rossonero riassume non utilizzando tante parole: "Purtroppo non era più possibile andare avanti a certe condizioni - ammette il presidente - sono decadute tutte le motivazioni per giusta causa. Il comportamento dei giocatori non è mai stato in linea con le necessità minime di una squadra di categoria e non parlo a livello tecnico: la società chiedeva solamente presenza, rispetto e volontà da parte dei ragazzi, ma queste tre condizioni sono mancate e quindi non aveva senso tirare avanti un'agonia facendo brutte figure fino alla fine del campionato. Ci siamo accollati anche un costo per il ritiro prematuro della squadra, la valutazione anche su questo aspetto è stata fatta ma la decisione di ritirare la società ormai è definitiva e non si tornerà indietro perché sono già state fatte tutte le comunicazioni di rito alla Federazione".

Il primo effetto pratico della rinuncia della società rossonera a proseguire è stata la sospensione della gara interna con il Bettole, un derby da queste parti che domenica non verrà disputato proprio per la rinuncia della società novarese a scendere in campo lasciando chiuse le porte dell'Usi Grignasco Stadium. In settimana il Giudice Sportivo ratificherà il 3-0 a tavolino a favore della società vercellese con il conseguente punto di penalizzazione per i rossoneri assieme al ritiro dal campionato della società che sancirà la retrocessione in Terza categoria che probabilmente sarebbe comunque arrivata sul campo: "Lasceremo libero chi vorrà di prendere in mano la società nella prossima stagione - conferma il presidente Iuliano ripartendo dalla Terza categoria ma con tutte le attrezzature che noi, nelle ultime stagioni, abbiamo fornito alla squadra e non, come invece ci era capitato, con tutto da ricostruire. Possibilità di andare avanti già quest'anno con qualcun altro in cabina di regia? Non è da oggi che si conosce la nostra volontà di lasciare spazio ma nessuno si è fatto avanti per cui penso che non ci fossero le condizioni per finire la stagione in maniera dignitosa".

Il disagio nel mondo calcistico dell'Usi Grignasco era in atto già da alcune settimane ma è forse esploso dopo l'ultima sconfitta, il 4-1 maturato domenica a Lozzolo che ha portato alle dimissioni del secondo allenatore stagionale passato da Grignasco, Alessandro Trivelli: "Le motivazioni sono molteplici - confessa il presidente rossonero - e hanno prodotto una demotivazione in atto già da qualche tempo e forse colpevolmente trascurata finora. Non c'entra il risultato sportivo, anche se a nessuno fa piacere essere ultimi in classifica e non poter mai gioire la domenica sera, ma verte soprattutto sulla mancata maturità del gruppo di giocatori al quale siamo stati dietro fino alla decisione di chiudere: gestire una squadra di calcio è una responsabilità, molte persone mettono a disposizione anche il proprio tempo facendo molteplici sacrifici e sarebbe giusto ripagarle con altrettanto impegno, facendo capire che ci si tiene a giocare alla domenica in un determinato ambiente. L'anno scorso ad esempio abbiamo festeggiato il centenario con grande entusiasmo, organizzando una serie di appuntamenti come ad esempio la cena della festa, che sono stati snobbati dalla squadra, presente con soli cinque o sei elementi su un gruppo di oltre venti: già da questo si capisce l'attaccamento ai propri colori e come il giovane d'oggi intende il calcio. Non siamo una squadra da oratorio in cui ognuno viene come e quando vuole, senza rispettare orari ed impegni, ma una società che ci ha sempre tenuto a portare avanti il calcio a Grignasco e che ora è arrivata al limite: credo di non esserci meritati questo menefreghismo che ci è stato manifestato negli ultimi mesi".

Carmine Calabrese

Seconda Categoria Girone A

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