Valduggia, lascia il Ds Armiraglio: "Ho compiuto il mio lavoro" - I AM CALCIO VERCELLI

Valduggia, lascia il Ds Armiraglio: "Ho compiuto il mio lavoro"

Armiraglio chiude con il Valduggia
Armiraglio chiude con il Valduggia
VercelliPromozione Girone A

Dovrà ripartire da nuove figure il Valduggia che ha chiuso il campionato di Promozione 2021-22 con una salvezza tutt'altro che scontata. Al termine della stagione, con l'ultima gara ancora da giocare (la trasferta di Biella con la Chiavazzese) ma ininfluente ai fini di una salvezza ormai già raggiunta matematicamente, il Direttore Sportivo Robert Armiraglio ha deciso di chiudere un percorso durato quattro stagioni in Valsesia.

"Lascio il mio incarico a lavoro compiuto - le parole di Armiraglio - dopo essere riuscito a chiudere l'ennesima stagione con la squadra che si è assicurata la permanenza in Promozione al termine di una stagione complicata; lo faccio perché sento di aver raggiunto l'obiettivo di un percorso durato quattro stagioni che sono state non semplici da vivere perché portare a Valduggia giocatori del livello della Promozione ha necessitato di una gran mole di lavoro. Altre avventure? Non lascio Valduggia dietro la scorta di offerte da parte di altri club, ho solo voglia di riposare al termine di questi quattro anni intensi. Ringrazio la società che mi ha permesso di lavorare nelle migliori condizioni e auguro a loro e a chi prenderà il mio posto di continuare a mantenere il Valduggia a questi livelli che si è meritata".

Con Armiraglio sono d'obbligo anche due parole sulla stagione appena conclusa, che pareva vedere il Valduggia spacciato ma che l'ha visto salvo alla metà. "Bisogna fare i complimenti a questi ragazzi che hanno creduto fino alla fine di poter raggiungere la salvezza e anche allo staff tecnico che non ha mai mollato anche quando le difficoltà sembravano insormontabili. La salvezza ottenuta partendo da una situazione che ci dava già condannati a metà stagione è la vittoria di un gruppo che non ha mai smesso di lavorare con serietà, trovando il bandolo della matassa quando ormai nessuno se l'aspettava più".

Carmine Calabrese